Un compito in classe per riflettere sull’attualità e condividere il rispetto del pianeta…

Titolo del compito:

“Ieri molte città del mondo hanno dato vita alla grande mobilitazione mondiale per chiedere ai “grandi” strategie più incisive contro il riscaldamento globale. Dopo aver letto la poesia, fai le tue riflessioni sulle possibili soluzioni per salvare il pianeta”

Svolgimento:

La prima volta che ho visto Greta Thunberg sullo schermo televisivo non ha catturato la mia attenzione: la sua mi è sembrata una notizie come tante. Dopotutto di ecologia e di inquinamento se ne fa un gran parlare da tempo. Non avrei mai pensato che  una ragazzina pallida e minuta, solo di qualche anno più grande di me, sarebbe riuscita a scuotere le coscienze dei “Grandi” di tutto il Pianeta.

La caparbietà e l’ostinazione di Greta hanno abbattuto i confini geografici e culturali, hanno sensibilizzato tutti gli abitanti del mondo che, per la prima volta, hanno deciso di combattere per un obiettivo comune: salvare la Terra e salvarci.

Venerdì 27 settembre in molte città del nostro pianeta, in tanti hanno dato il via alla grande mobilitazione mondiale per chiedere ai “Grandi” di adottare strategia adeguate contro il riscaldamento della Terra.

La nostra insegnante di Geografia ci è venuta incontro scrivendo una bellissima poesia dove parla dell’amaro destino degli uomini che, nella ricerca sfrenata del benessere e del guadagno, travolgono e calpestano il mondo per il quale i nostri avi hanno avuto un profondo rispetto.

Nei suoi versi incita l’uomo a guardarsi intorno per cogliere lo squallore provato dal suo egoismo, dall’incapacità di guardare senza vedere i danni provocati all’ambiente e a se stesso.

Lo sollecita ad ascoltare il pianto sommesso della vastità azzurra del mare che, imprigionato e soffocato da tonnellate e tonnellate di plastica, vede morire flora e fauna, oltre a perdere colore e bellezza.

Quel mare, meta delle nostre vacanze estive, che da sempre ha inebriato i nostri i nostri occhi e ispirato tanti poeti, sta soffocando, sta morendo, sta morendo giorno dopo giorno.

Nelle ultime strofe la professoressa trasmette messaggi di pace e speranza.

Per aiutare il nostro Pianeta, però nessuno può sedersi e aspettare che sia il destino a pianificare il domani, che invece è nelle nostre mani, nelle mani di ciascuno di noi.

Corrado Dell’Olio, II C